#45 Di attentati, Porte Sante e pellegrinaggi
Quante cose sono successe in queste ultime settimane, vediamole per poi salutarci all'anno prossimo
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Lo so lo so, avevamo detto il 12 gennaio, e la prossima sarà in quella data, però sono successe troppe cose per lasciarle proprio così appese per un tempo così lungo. Ecco allora che due o tre cosette mi sembrava proprio necessario dirle, magari solo abbozzarle eh, giusto per non lasciarle lì…
Fine del prologo, si comincia!
San Luigi degli oppressi dai debiti sanitari?
Avrete tutti letto la notizia dell’uccisione di Brian Thompson, amministratore delegato del colosso assicurativo statunitense UnitedHealthcare il 4 dicembre scorso. Ad ucciderlo - sembrerebbe - è stato Luigi Mangione. Non un disadattato, non un emarginato e nemmeno - apparentemente - un radicalizzato politico o religioso. Per quanto sia stato trovato in possesso di una copia del Manifesto di Unabomber, non è folle solitario. Se è stato lui si è preso la briga di non colpire in modo da ferire innocenti, si è avvicinato per un colpo a distanza ridottissima, insomma si è preso dei rischi perché il suo obbiettivo morisse e non ci fossero vittime collaterali. Anche per questo motivo Luigi Mangione è diventato negli USA (e da lì in giro per l’internet mondiale) una specie di working class hero. I meme che lo rappresentano con le fattezze di Luigi Mario (il fratello del più famoso Mario, dei Super Mario Bros) o altri accostamenti e un hashtag di tendenza: #FreeLuigi, completano il quadro di una beatificazione in diretta.
Anche il fatto che sia stato catturato grazie ad una soffiata di un dipendente di un McDonald’s non ha fatto altro che moltiplicarne il potenziale, aggiungendo non solo un nemico (i colossi assicurativi) ma anche un traditore alla storia, rendendola ancora più avvincente e dunque, memabile.
Quello che mi ha colpito è che davvero un pezzo di giovani e meno giovani si è ritrovato sui social a sostenere una persona accusata di omicidio. Io stesso non nascondo che pur deplorando il gesto, l’ho compreso e un po’, nel profondo, tifo per lui. Anche io sono entrato, senza rendermene conto, in questo mood: Thompson per quanto ingiustamente ucciso non era innocente. Non se si considera come funziona la sanità americana e in particolare United che ha uno dei tassi di diniego dei rimborsi più alti del settore. Anche il fatto che nella pallottola ci fosse scritto:
deny”, “defend” e “depose”, rispettivamente “negare”, “difendere” e “deporre”, un probabile riferimento alla strategia che a volte usano le compagnie di assicurazioni per non risarcire i loro clienti. Felpe, tazze, magliette con questi slogan sono state ritirate da alcuni dei siti, come Amazon.
Ancora più interessante è che a pochi giorni di distanza un altro solitario ha colpito per difendere la sua “causa” Taleb al-Abdulmohsen.
Al-Abdulmohsen non era uno sconosciuto per le autorità tedesche.
Il profilo dell'attentatore di Magdeburgo è quello di un lupo solitario, slegato da organizzazioni politiche o terroristiche e dal comportamento erratico. Un fanatico che aveva abbandonato l'Islam e ceduto alle teorie del complotto che abbondano su internet.
Da attivista per i diritti delle donne in Arabia Saudita, si era allontanato dalla religione islamica e per questo aveva trovato rifugio in Germania nel 2006. Ma poi il medico 50enne aveva assunto posizioni sempre più estremiste. Fino a diventare islamofobico, anti-immigrati e mostrare odio verso la Germania per le posizioni ritenute "troppo tolleranti" verso gli stranieri (Tg La7)
Da un lato abbiamo uno che ha colpito il rappresentante di un sistema ritenuto malato da molti americani e non a caso molto criticato qui in Europa. Dall’altro il caso tedesco c’è un crimine d’odio basato non su un ripristino (vero o presunto) di una ingiustizia ma per aizzare l’odio contro i musulmani in Europa. Taleb era un simpatizzante dei neonazi di AfD che pure hanno tentato di dipingere l’attentatore - che si è lanciato su un mercatino di Natale uccidendo 5 persone - come islamista. Insomma hanno tentato di allontanare da sé questo atto di terrorismo.
Due personaggi che non potrebbero essere più diversi ma che sono uniti dal ricorso alla violenza contro un nemico che mina la società. Eppure i social non hanno avuto dubbi con chi schierarsi. Forse comprensibilmente, quel che è certo è che c’è stata una sollevazione immediata e corale, una vera beatificazione coram populo…
Inizia il Giubileo
Contesto totalmente diverso, Francesco il vescovo di Roma e Pontefice della cattolicità ha aperto la Porta Santa attraversandola e facendo di lui il primo pellegrino di questo Anno Santo
Il Giubileo è il periodo di circa un anno considerato sacro per la Chiesa cattolica, durante il quale i fedeli e le fedeli da tutto il mondo vengono incoraggiati ad andare a Roma in pellegrinaggio: c’è un Giubileo ordinario ogni 25 anni, e poi altri organizzati in occasioni speciali (l’ultimo per esempio era stato il Giubileo straordinario della Misericordia nel 2016).
Il rito dell’apertura della porta santa dura pochi secondi e avviene come ce lo si aspetta: Papa Francesco – che era su una sedia a rotelle – ha semplicemente spinto le due ante della porta di San Pietro, sopra la quale ci sono 16 pannelli di bronzo con sopra raffigurate scene bibliche. La porta rimane murata per tutto il tempo tra un Giubileo e l’altro: negli scorsi giorni è stata smurata, sono stati tolti i cimeli del Giubileo precedente ed è stata recuperata la chiave per aprirla, che è custodita in una cassetta metallica che contiene anche altri cimeli (comprese le maniglie e la pergamena dell’atto di chiusura della porta) (Il Post).
Per i cattolici questo è un anno in cui è possibile ricevere, a determinate condizioni, il perdono e la remissione non solo dei peccati, ma della colpa.
Non è l’unico pellegrinaggio…
«Voglio solo dire, Alhamdulillah. Dio mi ha dato tutto – soprattutto la forza di andare avanti e di credere nei miei sogni. Ho affrontato molte lotte nella vita, e quando tutto sembrava impossibile, la mia fede mi ha tenuto in piedi. Grazie Allah per essere la mia unica speranza». Con una foto e alcuni video sui social in cui indossa il "Comeihram", indumento indossato da milioni di fedeli, costituito da due pezzi di tessuto bianco non cuciti insieme, l’influencer e tiktoker torinese Khaby Lame ha commentato il suo pellegrinaggio a La Mecca (Arabia Saudita), la città santa dei musulmani. Lame ha condiviso un post che lo ritrae di fronte la Ka’ba, l'edificio più sacro dell'Islam. Un viaggio che Khaby ha compiuto per l'Umrah, pellegrinaggio islamico alla Mecca. Un momento spirituale e profondo di purificazione e rinnovamento della fede per ogni musulmano.
Questo esempio segue quello di Ghali ad aprile scorso, anche lui in pellegrinaggio alla Mecca secondo la tradizione che vuole che ogni buon musulmano almeno una volta nella vita, se può, deve visitare il luogo santo dell’Islam.
Sembra che le seconde (?) generazioni di italiani di origine africana di religione islamica non temano di farsi vedere come credenti, pur avendo un atteggiamento molto aperto a riprova che l’Islam non ha - di per sé - caratteristiche reazionarie. I giovani cristiani non fanno lo stesso, come mai? Merito dell’essere una minoranza? Ma quand’è che i cristiani capiranno di esserlo essi stessi ormai?
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Simone Baldetti dice che “Nonostante il rapporto stretto dei videogiochi con i principi religiosi di pace e dialogo tra le persone, anche l’uso della violenza e persino la guerra sono spesso protagoniste dell’immaginario videoludico. Vediamo allora come i videogiochi, anche quelli che rappresentano la guerra, in qualche modo possono contribuire ai processi di costruzione della Pace” scopritelo nel nuovo numero di Giochi Sacri
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Ilaria W. Biano - The God Gap ha di recente pubblicato su The God Gap un bel reportage sulla comunità Amish americana e di come le ultime elezioni abbiano fatto emergere alcuni cambiamenti. Politica ma soprattutto società.
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Grazie per il lavoro puntuale e informato. Mi permetto solo una piccola precisazione sull'indulgenza del giubileo cattolico. La teologia classica e il catechismo sostengono che essa cancelli non solo i peccati ma anche le pene dei peccati, non la colpa.
Ancora grazie, buon natale