Perché la divisione intra-ecclesiale é intesa in modo uni-direzionale? Cioé é il cristianesimo nazionalista che fa sí che si intendano più due compagni di partito che due cattolici di partiti diversi? É quindi un fenomeno che origina (solo) dal lato dei cattolici (ora) MAGA etc.? C’è qualcosa dall’altro lato, pure?
Innanzitutto direi per un fenomeno di antipatia verso il Pontefice. Nella Chiesa cattolica la fedeltà al pontefice è segno di unità, la funzione del vescovo di Roma è quello di confermare le singole chiese. Nel momento in cui c'è un movimento extraecclesiale che ha un impatto sull'unità della Chiesa che è anche simboleggiata dal Papa regnante va da sé che la rottura sia causata da quel movimento piuttosto che dai singoli errori o deviazioni di altri gruppi che restano uniti al Papa (non so se mi sono spiegato).
Bellissima NL! Felice che tu possa averlo incontrato e averci permesso di approfondire le sue considerazioni. Segnalerò il suo libro e a tua recensione nel mio prox numero. Faccio mie le parole dell'inviato RAI Giammarco Sicuro, sui Social: "non mi sento pronto a un mondo senza Francesco". In qs momento abbiamo alquanto mai bisogno delle sue parole di speranza...
Perché la divisione intra-ecclesiale é intesa in modo uni-direzionale? Cioé é il cristianesimo nazionalista che fa sí che si intendano più due compagni di partito che due cattolici di partiti diversi? É quindi un fenomeno che origina (solo) dal lato dei cattolici (ora) MAGA etc.? C’è qualcosa dall’altro lato, pure?
Innanzitutto direi per un fenomeno di antipatia verso il Pontefice. Nella Chiesa cattolica la fedeltà al pontefice è segno di unità, la funzione del vescovo di Roma è quello di confermare le singole chiese. Nel momento in cui c'è un movimento extraecclesiale che ha un impatto sull'unità della Chiesa che è anche simboleggiata dal Papa regnante va da sé che la rottura sia causata da quel movimento piuttosto che dai singoli errori o deviazioni di altri gruppi che restano uniti al Papa (non so se mi sono spiegato).
Bellissima NL! Felice che tu possa averlo incontrato e averci permesso di approfondire le sue considerazioni. Segnalerò il suo libro e a tua recensione nel mio prox numero. Faccio mie le parole dell'inviato RAI Giammarco Sicuro, sui Social: "non mi sento pronto a un mondo senza Francesco". In qs momento abbiamo alquanto mai bisogno delle sue parole di speranza...
a chi lo dici!